Revisione auto che cosa dice la legge
La revisione dell’auto è un obbligo stabilito dalla legge che prevede che ogni automobilista faccia controllare periodicamente lo stato della sua ...

La revisione dell’auto è un obbligo stabilito dalla legge che prevede che ogni automobilista faccia controllare periodicamente lo stato della sua autovettura.

Quando scade la revisione?

La revisione è obbligatoria per un semplice motivo: in questo modo si può effettivamente essere sicuri che sulle strade circolino solamente automobili che siano in stato di manutenzione buono, sicuri sia per gli occupanti che per gli altri conducenti, ed anche rispettosi delle norme sull’inquinamento per non danneggiare troppo l’ambiente.

Come si sa, nel corso della revisione dell’auto sono diversi gli elementi che vengono controllati: il veicolo viene portato nell’autofficina, viene messo sul ponte sollevatore e quindi viene controllato accuratamente.

Le varie parti della vettura che vengono sottoposte al controllo sono i freni, le tubazioni, i braccetti, le sospensioni, lo stato delle gomme.

Il meccanico controlla con accortezza ogni parte della vettura; i freni, per assicurarsi che non siano troppo deteriorati, lo stato del freno a mano, delle gomme, delle cinture di sicurezza, degli airbag: controlla il funzionamento delle porte, degli pneumatici per assicurarsi che non siano troppo usurati.

Viene testato anche il funzionamento dei fanali, degli specchietti, dei cristalli, e via dicendo.

Come è facile comprendere, la revisione dell’auto non è solo obbligatoria ma è anche molto importante per la propria sicurezza.

Circolare con un’auto sicura è fondamentale, per sé e per gli altri. In ogni caso il legislatore, per una maggior sicurezza, ha posto anche degli obblighi di revisione periodica.

Chi non sottopone la sua vettura a revisione nei termini previsti va incontro anche a gravi sanzioni. Capiamo meglio cosa dice la legge riguardo alla revisione auto.

Revisione auto scaduta: per chi è obbligatoria

Cominciamo col capire a chi spetta, secondo la legge, l’obbligo di effettuare la revisione dell’auto.

La revisione è obbligatoria per autovetture, autocaravan, per gli autoveicoli adibiti a trasporto di cose o ad uso speciale (con massa non superiore dai 3.500 kg), a ciclomotori e motoveicoli.

Revisione auto: dove farla?

Dove può essere effettuata la revisione? La revisione dell’auto può essere compiuta presso gli uffici della Motorizzazione civile, o in una delle 8500 officine e centri di revisione autorizzati sul territorio italiano.

La revisione è valida in qualsiasi dei due centri si desideri farla, la differenza è solamente una: presso le officine autorizzate è possibile ottenere la revisione in tempi più brevi, mentre invece nelle officine della Motorizzazione, solitamente i tempi di attesa sono più lunghi. Ci si può regolare sulla base delle proprie esigenze e della scadenza della revisione.

Revisione auto: quando bisogna farla secondo la legge

La legge prevede che determinati veicoli debbano essere sottoposti a revisione obbligatoriamente e periodicamente. La scadenza per la revisione varia da uno a quattro anni, a seconda del veicolo.

Vediamo innanzitutto le scadenze per autocaravan, autovetture, e autoveicoli adibiti a trasporto di cose/uso speciale, nonché anche motoveicoli e ciclomotori (a partire dal 2003).

In seguito alla prima immatricolazione, la prima revisione è obbligatoria dopo quattro anni, entro la fine del mese dal termine di rilascio della carta di circolazione.

Dopo la prima revisione, ne deve essere effettuata una ogni due anni, sempre entro la fine del mese che corrisponde a quello nel quale è stata effettuata l’ultima revisione del veicolo.

La revisione è obbligatoria ogni anno per i seguenti veicoli: autoveicoli utilizzati come taxi, per noleggio con conducente, per trasporto di cose; ambulanze, autobus, e rimorchi con peso superiore a 3.500 kg.

Invece per i veicoli di ‘interesse storico’ e da collezione, la revisione dell’auto è obbligatoria ogni due anni. Tutti i veicoli di questo tipo che siano stati immatricolati dopo il 1 gennaio del 1960 possono effettuare la loro revisione nei centri privati. Per quelli immatricolati prima, invece, la revisione è esperibile solo presso la Motorizzazione Civile.

Inoltre, con il Decreto Liberalizzazioni di Monti, articolo n. 11, è necessario effettuare il controllo del gas di scarico per ottenere il c.d. Bollino Blu.

Tale controllo è obbligatorio in concomitanza alla revisione dell’auto e non ha quindi cadenza annuale. Infatti, proprio come per la revisione, l’obbligo del controllo scatta dopo 4 anni dalla prima immatricolazione, e successivamente ogni due anni.

Il Bollino Blu (che in alcune regioni viene chiamato Bollino Verde) va richiesto alla revisione e va esposto in maniera visibile sul cruscotto.

Il Bollino Blu è obbligatorio per la maggior parte dei comuni italiani, ma non per tutti. Non è obbligatorio per le auto nuove e per i veicoli d’epoca registrati all’albo, o i veicoli elettrici, che non hanno emissioni.

I costi per il Bollino Blu sono contenuti, in genere attorno ai 4 euro, se sostenuta durante la revisione del veicolo. Il costo è maggiore se si sottopone l’auto ad un controllo solamente per ottenere il Bollino Blu.

Revisione scaduta: tolleranza. Sanzioni per mancata revisione dell’auto

La legge è particolarmente severa con chi non sottopone l’auto a revisione entro la scadenza fissata.

Vige la tolleranza zero per chi non ha sostenuto la revisione del veicolo, con sanzione amministrativa da 169 euro a 679 euro. La sanzione può essere raddoppiata se la revisione è stata omessa per più di una volta.

Inoltre il veicolo viene sospeso dalla circolazione finché non verrà effettuata la revisione. È consentita la circolazione solamente per recarsi al luogo dove verrà effettuata la revisione.

Se invece l’auto alla quale è sospesa la circolazione viene colta in strada per altri motivi, è comminata una multa fra i 1.957 ed i 7.953 euro, con fermo amministrativo del veicolo per un periodo di 90 giorni. In caso di reiterazione della violazione, è prevista la confisca amministrativa del veicolo.

Chiunque presenti alle autorità una dichiarazione di revisione falsa è soggetto a multa da 419 a 1.682 euro con ritiro della carta di circolazione.

I controlli vengono effettuati con uno strumento in auge dal 2015, il MCTCNet2, che registra automaticamente i dati dell’auto per inviarli poi alla Motorizzazione, dove viene effettuato il controllo della regolarità della revisione del determinato veicolo.

Basta solo la targa del veicolo per accertare se esso sia in regola o meno. Molto meglio non rischiare e regolarizzare sempre con anticipo la propria revisione auto.